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Coordinamento sicurezza in fase di esecuzione lavori di costruzione dell’ampliamento della A4 con realizzazione terza corsia Quarto d’Altino – San Donà di Piave

È stata realizzata la messa in sicurezza per l'allargamento stradale, l'ampliamento degli attraversamenti e la realizzazione di opere complementari in presenza continua del traffico
Dati tecnici
  • Periodo: 2012 - 2015
  • Paese: Quarto d'Altino - San Donà di Piave
  • Committente: Commissario delegato per l'emergenza della mobilità riguardante la A4 (tratto Venezia - Trieste) e il raccordo Villesse - Gorizia
  • Attività: Coordinatore sicurezza in fase di esecuzione
Progetto

L’intervento in oggetto consiste nell’ampliamento della carreggiata dell’A4 dalla progr. 10+950 alla progr. 29+500 ossia dalla sezione in cui si inserisce il Passante di Mestre (in seguito PdM) sino all’area di influenza dello svincolo di San Donà di Piave. Contestualmente è stato realizzato l’adeguamento delle strutture interferenti sia in considerazione dell’intervento in oggetto che del completamento del PdM, quali ad esempio la sistemazione dell’area di occupazione dell’uscita di Quarto D’Altino e della barriera di Roncade che sono state dismesse.
Per quanto attiene Roncade, è stata convertita in parcheggio per mezzi pesanti, mentre a Quarto D’Altino sono state ricavate delle aree verdi di compensazione sul territorio non occupato dalla variante viaria prevista da Veneto Strade. La carreggiata è stata portata dalle precedenti 2 corsie per senso di marcia a 3 corsie sempre con la corsia di emergenza con la contestuale realizzazione di viabilità di servizio per le manutenzioni di Autovie Venete internamente alla recinzione. Esternamente è stata implementata la sistemazione idraulica del territorio formando due canali di raccolta delle acque a nord e a sud del rilevato autostradale.
Tutto il tracciato si sviluppa in sezioni in rilevato di cui è stato realizzato un apprezzabile innalzamento in corrispondenza dei corsi d’acqua, con particolare riguardo al Piave dove si registra un incremento di quota del profilo sino a 3.50 m rispetto al precedente. Per quanto possibile l’ampliamento del rilevato è stato eseguito consolidando il terreno prevedendo il riporto di materiale per la parte mancante, come definito dallo studio geotecnico. Per quanto riguarda le opere d’arte principali si registrano interventi di diverso tipo, ossia:
ampliamento dei cavalcavia in scavalco;
adeguamento delle opere in linea (Ponti e sottopassi);
rifacimento del ponte sul fiume Piave con la realizzazione di due impalcati, uno a nord ed uno a sud sulla sede di quello attuale.
Per motivi costruttivi e strutturali si è scelto di sdoppiare l’asse in corrispondenza del fiume Piave in quanto l’innalzamento del tracciato e il raddoppio della struttura hanno richiesto anche l’adeguamento planimetrico della carreggiata, tenendo sempre come punti fissi il cavalcavia n. 90 per la quota impostata di intradosso e lo svincolo di San Donà per la quota delle piste di immissione. Per quanto attiene le opere in linea lungo il tracciato autostradale si evidenza che anche l’ampliamento è stato eseguito per fasi come studiato per il rilevato, nel rispetto dell’esigenza di funzionalità dell’infrastruttura sempre su due corsie per senso di marcia. Tali opere sono state realizzate con fondazioni profonde su pali, elevazioni in c.a. e impalcato portato su travi prefabbricate appoggiate alle spalle. A tal riguardo fanno eccezione i ponti sui fiumi Sile e Piave in quanto presentano travatura metallica per gli impalcati su cui è stata gettata la soletta in cls. I cavalcavia, di lunghezza maggiore di quelli in esistenti, sono di due tipi: realizzati in sede al posto dei precedenti o fuori sede in adiacenza agli esistenti per permettere l’uso della viabilità in essere in ogni fase lavorativa. La seconda opzione è stata necessaria per quei collegamenti viari di importanza strategica o per la scarsità di alternative o per la mole di traffico supportato. La struttura dei cavalcavia presenta spalle rampanti sul rilevato in accosto e pile metalliche a sostenere travature metalliche varate per conci in fase operativa. Le fondazioni poggiano su pali di grande diametro.

 

Attività eseguita dall’ing. Bertipaglia spendibile ai fini della documentazione dei requisiti tecnico-organizzativi, ai sensi dell’articolo 46, comma 2, del Decreto legislativo n. 50 del 2016.

La società HMR AMBIENTE S.r.l. è costituita da non più di 5 anni e pertanto si avvale dei requisiti dei propri soci/direttori tecnici.

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